Alcuni imprenditori italiani, hanno sposato un'idea di Carlo Marchegiano, ed insieme all'ideatore, partecipano alla formazione del programma radiofonico "Spazio Italia" in onda ogni primo lunedì del mese alle ore 18.00, trasmesso da Radio Timisoara (FM 105,9Mhz). Politica, cultura, economia, cucina, musica...

martedì 30 dicembre 2008

Nuovo Governo, influenza rossa.


C'era d'aspettarselo. La compagine rossa del nuovo Governo non poteva non farsi sentire sin da subito. Il tema sono le indennità per le maternità che alcuni anni fa, sempre sotto un Governo di sinistra, per non dire comunista, erano state portate ad essere un rifugio alternativo al lavoro in fabbrica. Un regalo, o se vogliamo, un segno di riconoscenza, per il popolo che li aveva votati. Oggi, una disposizione già annunciata, molto più democratica a parere mio, che vedeva le indennità commisurate all'ottanta cinque per cento del valore della media dei salari degli ultimi dodici mesi, è stata drasticamente ridimensionata, riportando il senso al principio del "siamo tutti uguali" almeno quando si tratta di ricevere. Moltissime donne avranno un motivo in più per rimanere a casa, ma lo faranno anche moltissimi uomini, visto che guadagnerano lo stesso, se non di più, mettendo al mondo figli. Dato poi che la Romania è uno Stato molto ricco, con un apporto al PIB incredibilmente alto e con tendenze al rialzo, non ci sarà problema a trovare i fondi per coprire due anni di maternità per milioni di persone. Ho paura che ne vedremo delle belle.

Gianluca Testa

sabato 27 dicembre 2008

Pretendete di non implorare ciò che vi si deve dare per diritto!


Ho trascorso molti anni nella convinzione che qui, in Romania, il livello dela corruzione e degli affari privati mischiati alla Res Publica, fossero inaccettabili e di gran lunga peggiori di quelli di altri Paesi, cosiddetti civilmente democratici. 

Mi sono sbagliato?

La migliore definizione dovrebbe essere quella che asserisce che non esiste un posto al mondo dove ci si possa vantare di vivere in un sistema onesto, non corrotto e non corruttibile.

In Italia, poche settimane orsono un ennesimo episodio di malcostume. La notizia non è in quanto tale interessante oltre misura, se non fosse per l'oggetto nel quale si è svolto il fatto.  In sintesi si tratta del concorso di Magistratura che si è svolto a Milano qualche settimana fa, e delle proteste generate in seguito alla scoperta, oltre alle altre, che moltissimi codici presenti in aula erano i vietatissimi codici commentati. I dettagli sono qui. 

Il senso sta solo nelle parole di coloro i quali sono andati per partecipare ad un concorso, non per avere un posto di lavoro, ma perchè hanno creduto nel ruolo del Magistrato, della Legge, della Democrazia. Parole di disgusto, di delusione, rabbia e sconcerto. 

Soprattutto il senso emergente dell'ineluttabilità della realtà e dell'impotenza di una qualsiasi reazione e dell'emergente sentimento rivolto alla necessità di doversi uniformare con il sistema, quello putrido. Così, quei tanti che hanno pensato, sperato e sognato che tutto è diverso, adesso sono chiusi in una nuova dimensione, quella reale. Tutto qui è il contrario di tutto e la sola regola è professare quanto di deve, ma comportarsi in maniera diametralmente opposta. Chi ha studiato la storia sa, e non può non aver capito, che il ciclo è sempre stato lo stesso. Diversi personaggi, diversi scenari, una sola trama. 

Roberto Saviano è uno scrittore che oggi vive sotto scorta perchè ha denunciato, pubblicando il suo Gomorra, quello che tutti sanno da sempre. E' sua questa frase :

“Pretendete di non implorare ciò che vi si deve dare per diritto!”

Sarà per il messaggio che risiede e governa le parole di Saviano, che imploro tutti coloro i quali hanno subito un torto a non mollare a ritenere, ancora, anche adesso che tutto sembra inutile, che la ragione, il giusto, esiste. Ha solo bisogno di essere coltivato e sostenuto. A qualunque costo, sempre.


Gianluca Testa

mercoledì 24 dicembre 2008

Democrazia


Molto da dire, molto da scrivere, ma un solo slogan. 
Viva la democrazia. 
È sempre più evidente quanto distanti siano gli uomini che governano le nazioni, Romania compresa, dagli uomini che li hanno votati. Il costrutto democratico ha radici millenarie, non si basa su concetti difficili da comprendere, solo che la loro attuazione sarebbe troppo elementare e darebbe pochi spazi d’azione a coloro i quali, nella politica e della politica, hanno fatto un mestiere, spesso molto redditizio. Noi veniamo da una Nazione la quale ha allevato dopo aver generato nei secoli, sa pi di tolleranza e di democrazia, ma anche da noi questi fondamentali principi del vivere sociale, sono stati travisati, distorti e derisi, arrivando a creare degli assurdi grotteschi ed altrettanto pericolosi. La nostra tolleranza si sta trasformando in vile sudditanza agli occhi delle minoranze che, forti della nostra debolezza, stanno imponendo, con l’arroganza di coloro i quali sono abituati ad usare la forza per ottenere consenso, logiche che non hanno nulla di accettabile. Il più grave pericolo è perdere l’identità, cadere nell’oblio dell’accettazione a tutti i costi delle diversità facendole diventare più importanti delle normalità. Ci si dimentica che il rispetto per le minoranze non significa offendere coloro i quali sono o rientrano nella normalità. Chi si avvicina per scelta o per dovere alle nostre lande, deve accettare le nostre regole, se gli convengono, o non venire od andarsene. Così come noi dobbiamo accettare, ed accettiamo, le regole del Paese che ci ospita, tutti devono accettare e rispettare le regole dei Paesi che li ospitano. Non c’è campanilismo, non c’è ombra di xenofobia, anzi, c’è la ricerca continua di una strada, di molte strade, per arricchire il nostro sapere e per allargare i nostri orizzonti, attingendo e scambiando le nostre culture con quelle di altri Paesi, di altri mondi terrestri. Nessuno di noi vuole abbandonare la propria identità, la propria storia, il proprio passato per abbracciare ad occhi chiusi le regole, gli usi, le religioni e le ideologie, di altri solo perché non farlo, a detta di alcuni, significa non rispettare. Questa è un’aberrazione senza eguali. Dove la logica vuole solamente ricercare la strada della comprensione nel rispetto di quelle regole che la maggioranza ha scelto utilizzando la Democrazia quale veicolo amalgatore, non c’è spazio per ragionamenti di stampo estremistico e fondamentalistico. Vogliamo mantenere e coltivare la nostra identità di cittadini di chicchessia e di qualsivoglia nazione, arricchendo il nostro patrimonio umanistico, culturale, sociale ed economico comprendendo ed accettando l’ospite avendo la piena convinzione di essere compresi ed accettati, ma sempre nel rispetto delle regole esistenti. Se queste si riveleranno inadeguate, democraticamente, le cambieremo.

Memo Rivolsi

venerdì 19 dicembre 2008

Nuovo Governo, vecchie storie.


Ieri sera si sono messi d'accordo.
Certo, commenterebbe qualcuno, quando hai un partner che pone come condizione "o si accetta l'opzione così come l'abbiamo formulata, oppure ce ne andiamo...." sarebbe stato difficile non accettarla. I nomi sono quelli che abbiamo visto sia in passati Governi, sia in altre storie un po' meno edificanti. La Romania, ed i Rumeni, sembra abbiano una memoria molto corta, ma questo a noi poco interessa. Quello che desideriamo sapere è di quale "morte dobbiamo morire", quali nuovi gabelli e nuove opzioni saranno offerte al desco delle società rumene, per continuare a partecipare alla vita economica del Paese, visto che l'alleanza che ha preso piede, dovrà, senz'altro, offrire una soluzione alle politiche sociali del PSD.
Le casse sono vuote, il Ministero delle Finanze ha ottenuto un grosso credito dalle banche nei giorni scorsi. Il cambio del Ron con le valute forti fatica a rimanere sotto la soglia psicologica del 4 contro 1 erodendo risorse preziose, quando forse era molto meglio svalutare qualche mese orsono. I posti di lavoro cominciano a scarseggiare, e gli emigranti a tornare a casa. Il gettito fiscale a novembre, anno su anno, è stato minore del 20%.
Solo queste note basterebbero a far rizzare i capelli in testa a chiunque con un po' di granum salis. Se a tutto questo, ed altro che non enuncio per non annoiare, dovessero aggiungersi le cosiddette manovre sociali... chi le pagherà?

Gianluca Testa

mercoledì 17 dicembre 2008

17 dicembre


Diciannove anni fa il tentativo di impedire che un parroco di origine ungherese fosse deposto dalla nomenclatura comunista, alcuni uomini ed alcune donne, probabilmente in maniera inconsapevole, davano il la' a quella che fu chiamata, secondo molti impropriamente, la rivoluzione contro Ciausescu ed il regime comunista rumeno. A prescindere dalle dietrologie ed alle verità nascoste, desideriamo spendere una parola a ricordo di coloro i quali, nel decorso di quei giorni, hanno perduto la vita e degli altri che hanno iniziato ad alimentare le loro speranze oltre che i loro sogni.
A queste persone, che per anni ed anni, hanno dovuto soffocare i loro sogni e le loro aspirazioni, per la paura di essere deportati od esclusi da quel poco di libertà di cui stavano godendo, va il nostro pensiero.
Alla luce di quanto è accaduto negli ultimi diciannove anni, dove il rumore delle speranze infrante contro il muro delle incapacità mascheranti le frodi ed i raggiri, ha taciuto, speriamo non per sempre, il desiderio di una vita normale e serena, dedichiamo questo breve filmato.

Gianluca Testa

Un Natale...pensieroso


Questa mattina, dopo aver registrato il programma che andrà in onda il 7 gennaio 2009, ho incontrato alcune persone con le quali ho scambiato gli auguri per delle buone feste. Un gesto assolutamente usuale, ma quest'anno ha un sapore leggermente diverso. Sarà il tempo che passa, sarà il vento della crisi, ma non sembra essere lo stesso Natale di sempre. Tutto questo anche se, contrariamente a quello che si dice, molte città rumene, hanno 'abbellito' i loro bulevard con luci e ghirigori festivi (molti dei quali giaciono sugli stessi pali da alcuni anni). Sinceramente, vivendo gomito a gomito con gli uomini comuni che popolano le fabbriche che seguo dal punto di vista professionale, tanto sfarzo e consumo, mi pare, di primo acchitto, un po' fuori luogo. Poi, condotto per mano da quel buon senso, almeno così credo io, che accompagno gli anni trascorsi, mi consolo dicendo che meglio spesi lì che nascosti in qualche lurida tasca. Aggiungo, quindi un piccolo gift virtuale per alimentare la luce che dovrebbe aiutarci a celare, anche se temporaneamente, quanto di ben più triste ci sta attendendo al di la degli ultimi dodici rintocchi. 
Auguri.
Gianluca Testa

P.s.: Grazie a Felicia per la gif!

venerdì 12 dicembre 2008

Spazio Italia - Blog


Circa un anno fa, Carlo Marchegiano ci proponeva di aderire ad una trasmissione radiofonica in lingua italiana da trasmettere da Radio Timisoara, in Romania.
L'idea ci è piaciuta subito ed abbiamo aderito con entusiasmo. Alcuni di noi nel frattempo sono tornati in Italia, Mariella non c'è più, ma gli altri sono rimasti e non intendono andarsene!
Per la cronaca, Margherita Marchegiano, Maurizio Pavone, Gianluca Testa sono alcune delle voci che trasmettono ogni primo lunedì di ogni mese.
Le trasmissioni sono ovviamente registrate, ed i temi trattati, vertono, per la maggior parte sulle questioni rumene, con note di culinario gusto puramente italiano direttamente dalle ricette di Margherita.
L'intento del Blog, è quello di estendere quanto per ovvi motivi di spazio, non può essere riportato in trasmissione, ed anche per aprire un fronte di discussione con chiunque ne sia interessato.
Idee, giudizi, suggerimenti, qualunque tipo di appunto è ben gradito.

La redazione di Spazio Italia