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sabato 27 dicembre 2008

Pretendete di non implorare ciò che vi si deve dare per diritto!


Ho trascorso molti anni nella convinzione che qui, in Romania, il livello dela corruzione e degli affari privati mischiati alla Res Publica, fossero inaccettabili e di gran lunga peggiori di quelli di altri Paesi, cosiddetti civilmente democratici. 

Mi sono sbagliato?

La migliore definizione dovrebbe essere quella che asserisce che non esiste un posto al mondo dove ci si possa vantare di vivere in un sistema onesto, non corrotto e non corruttibile.

In Italia, poche settimane orsono un ennesimo episodio di malcostume. La notizia non è in quanto tale interessante oltre misura, se non fosse per l'oggetto nel quale si è svolto il fatto.  In sintesi si tratta del concorso di Magistratura che si è svolto a Milano qualche settimana fa, e delle proteste generate in seguito alla scoperta, oltre alle altre, che moltissimi codici presenti in aula erano i vietatissimi codici commentati. I dettagli sono qui. 

Il senso sta solo nelle parole di coloro i quali sono andati per partecipare ad un concorso, non per avere un posto di lavoro, ma perchè hanno creduto nel ruolo del Magistrato, della Legge, della Democrazia. Parole di disgusto, di delusione, rabbia e sconcerto. 

Soprattutto il senso emergente dell'ineluttabilità della realtà e dell'impotenza di una qualsiasi reazione e dell'emergente sentimento rivolto alla necessità di doversi uniformare con il sistema, quello putrido. Così, quei tanti che hanno pensato, sperato e sognato che tutto è diverso, adesso sono chiusi in una nuova dimensione, quella reale. Tutto qui è il contrario di tutto e la sola regola è professare quanto di deve, ma comportarsi in maniera diametralmente opposta. Chi ha studiato la storia sa, e non può non aver capito, che il ciclo è sempre stato lo stesso. Diversi personaggi, diversi scenari, una sola trama. 

Roberto Saviano è uno scrittore che oggi vive sotto scorta perchè ha denunciato, pubblicando il suo Gomorra, quello che tutti sanno da sempre. E' sua questa frase :

“Pretendete di non implorare ciò che vi si deve dare per diritto!”

Sarà per il messaggio che risiede e governa le parole di Saviano, che imploro tutti coloro i quali hanno subito un torto a non mollare a ritenere, ancora, anche adesso che tutto sembra inutile, che la ragione, il giusto, esiste. Ha solo bisogno di essere coltivato e sostenuto. A qualunque costo, sempre.


Gianluca Testa

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