C'era d'aspettarselo. La compagine rossa del nuovo Governo non poteva non farsi sentire sin da subito. Il tema sono le indennità per le maternità che alcuni anni fa, sempre sotto un Governo di sinistra, per non dire comunista, erano state portate ad essere un rifugio alternativo al lavoro in fabbrica. Un regalo, o se vogliamo, un segno di riconoscenza, per il popolo che li aveva votati. Oggi, una disposizione già annunciata, molto più democratica a parere mio, che vedeva le indennità commisurate all'ottanta cinque per cento del valore della media dei salari degli ultimi dodici mesi, è stata drasticamente ridimensionata, riportando il senso al principio del "siamo tutti uguali" almeno quando si tratta di ricevere. Moltissime donne avranno un motivo in più per rimanere a casa, ma lo faranno anche moltissimi uomini, visto che guadagnerano lo stesso, se non di più, mettendo al mondo figli. Dato poi che la Romania è uno Stato molto ricco, con un apporto al PIB incredibilmente alto e con tendenze al rialzo, non ci sarà problema a trovare i fondi per coprire due anni di maternità per milioni di persone. Ho paura che ne vedremo delle belle.
Gianluca Testa
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